Gli impianti dentali sono progettati per durare a lungo. La loro durata è, in genere, superiore ai 20 anni ma sono diversi i fattori che possono condizionarla e che andremo a descrivere dettagliatamente in questo articolo.
Ricordiamo, innanzitutto, che un impianto dentale è una vite in titanio inserita nell'osso della mascella e che funge da radice artificiale nonché da base per il successivo inserimento di denti artificiali o ponti. Nel corso del tempo, l'impianto tenderà a fondersi con la mascella e a dare vita al processo di osteointegrazione.
Di solito, la durata dell'impianto dentale tende ad essere più elevata rispetto a quella della corona o del moncone. La corona e il moncone vengono, invece, fissati diversi mesi dopo il posizionamento dell'impianto, ad osteointegrazione avvenuta.
La maggior parte delle corone ha una durata pari a circa 15-20 anni. Del resto, bisogna considerare che la corona è maggiormente esposta all'usura quotidiana e, dunque, è più vulnerabile rispetto all'impianto. Di contro, sostituire la sola corona è abbastanza semplice e, per giunta, molto meno costoso rispetto alla sostituzione dell'intero impianto dentale.
Durata impianto dentale: i fattori da considerare
Sono diversi i fattori che potrebbero incidere sulla durata di un impianto dentale, in particolare:
- Qualità della mascella;
- Malattia perimplantare;
- Bruxismo;
- Danni o lesioni alla corona;
- Livello di esperienza del dentista;
- Farmaci;
- Patologie;
- Età;
- Posizione e tipologia dei denti o del dente sostituito.
Qualità della mascella
Nei pazienti con poco osso mascellare, o affetti da patologie che colpiscono l'osso della mascella, l'impianto potrebbe rompersi. La mascella verrà, dunque, osservata attentamente prima di decidere se sia il caso o meno di procedere con un impianto. Se non c'è abbastanza osso, potrebbe essere necessario ricorrere, prima dell'implantologia, a una procedura di innesto osseo.
La qualità della mascella potrebbe, però, peggiorare progressivamente negli anni, a causa ad esempio di alcune condizioni mediche come l'osteoporosi e la malattia perimplantare.
Malattia perimplantare
La malattia perimplantare si verifica in seguito ad un accumulo di placca attorno a un impianto dentale. Si tratta di una condizione che, in fase iniziale, è ancora reversibile ma che, se trascurata, può portare all'insorgenza di una patologia nota come perimplantite.
La perimplantite è un'infiammazione delle gengive ed è una possibile causa di fallimento dell'impianto. Questa è una delle ragioni per cui una buona igiene orale è fondamentale dopo un intervento di implantologia dentale.
Bruxismo
Alcune persone tendono a digrignare o a serrare i denti ripetutamente durante le ore notturne oppure in periodi di forte stress. Tale condizione medica, nota anche come bruxismo, può causare l'allentamento o addirittura la rottura dell'impianto, della vite o della corona.
Danni o lesioni alla corona
Proprio come i denti normali, le corone in ceramica attaccate all'impianto possono rompersi o danneggiarsi, specie se si mettono in atto alcuni comportamenti rischiosi, tra cui:
- Mangiare cibi appiccicosi o gommosi;
- Masticare cibi duri;
- Usare i denti per aprire le bottiglie.
Livello di esperienza del dentista
Anche questo è un fattore tutt'altro che trascurabile ma che può arrivare ad incidere sulla durata dell'impianto. Un chirurgo inesperto potrebbe non essere in grado di progettare e posizionare al meglio l'impianto. Se, ad esempio, viene attaccata la corona all'impianto prima che sia avvenuta l'osteointegrazione vi è il rischio di causare lesioni ai tessuti della bocca.
Farmaci
Occhio anche al possibile impatto negativo di alcuni farmaci sulla durata dell'impianto. Ci riferiamo, in particolare, ai farmaci anticoagulanti e immunosoppressori.
Patologie
Alcune condizioni mediche possono influire sulla durata dell'impianto dentale. Per i pazienti affetti da cancro e che si sottopongono a cicli di radioterapia e radiochemioterapia, il rischio di fallimento dell'impianto dentale è sensibilmente più elevato. Stesso discorso anche per i pazienti con diagnosi di osteoporosi e che si sottopongono a terapia antiriassorbitiva ad alto dosaggio. Sono, infine, considerati a rischio i pazienti affetti da diabete.
Età
Rispetto agli under 40, per le persone in età compresa tra 60 e 79 anni il rischio di fallimento dell'impianto dentale è più elevato. Le cause potrebbero essere differenti ma, in generale, c'è da considerare che per gli anziani i tempi di guarigione sono più lenti rispetto a quelli di un soggetto in giovane età.
Posizione e tipologia dei denti o del dente sostituito
Il tipo di dente sostituito e la sua posizione potrebbero incidere sulla durata dell'impianto. I denti che si trovano nella parte posteriore della bocca sono sottoposti a una pressione maggiore, a causa delle attività masticatorie. Di conseguenza, la loro durata potrebbe essere inferiore rispetto, ad esempio, a quei denti coinvolti in misura minore nella masticazione.
Come far durare più a lungo un impianto dentale?
Sebbene non tutti i fattori di rischio possano dipendere dal paziente, è importante sottolineare quali sono i comportamenti che è possibile attuare affinché un impianto dentale possa avere una lunga durata. In tal senso, è fondamentale:
- Non fumare;
- Limitare l'assunzione di bevande alcoliche;
- Lavare regolarmente i denti e utilizzare il filo interdentale;
- Sottoporsi regolarmente a visite dentistiche di controllo e a sedute di pulizia dentale.