- Quali sono i problemi che si possono verificare con una protesi dentale fissa?
- Quali sono le cause del dolore alla protesi dentale fissa?
- Come gestire dolori e fastidi dopo l'installazione della protesi dentale fissa?
- Cosa fare se la protesi dentale fissa dà fastidio o provoca dolore?
- Quanto dura il fastidio dopo l’applicazione di una protesi fissa?
- Domande frequenti su dolori e fastidi alla protesi dentale
Quali sono i problemi che si possono verificare con una protesi dentale fissa?
Le protesi dentali fisse (ponti, corone, ponti supportati da impianti) rappresentano un'ottima soluzione per sostituire i denti mancanti. Non sono, però, immuni da complicazioni, sebbene piuttosto rare. Tra i problemi più comuni troviamo:
- Dolore o fastidio persistente nelle zone che circondano la protesi;
- Pressione sull’osso o sulle gengive;
- Irritazioni ai tessuti molli;
- Infiammazione gengivale;
- Infiltrazioni di cibo sotto i margini della protesi;
- Mobilità o cedimento della struttura;
- Lesioni ai denti naturali di supporto;
- Alterazioni della masticazione o del parlato.
Anche un’errata distribuzione dei carichi masticatori può provocare usura eccessiva dei materiali o microfratture. In alcuni casi, il problema non compare subito ma insorge mesi o anni dopo, specie se l'igiene orale non è ottimale e quando non c'è un'adeguata manutenzione della protesi.
Quali sono le cause del dolore alla protesi dentale fissa?
Molti pazienti che lamentano fastidio o dolore in corrispondenza della protesi fissa si chiedono quale sia la causa. Le origini del dolore possono essere molteplici e spesso coesistenti. In primo luogo, un adattamento imperfetto o un margine non ben sigillato possono causare pressione sulle gengive o infiltrazioni di cibo, con conseguente infiammazione.
Se i denti naturali di supporto sono stati preparati (limati) per accogliere la protesi, potresti avvertire una certa sensibilità. Un’occlusione sbagliata (cioè il contatto disarmonico tra arcate) può generare traumi localizzati, mal di testa o dolori articolari. Anche carichi sbilanciati o micro–movimenti della protesi possono irritare l’osso o le gengive sottostanti.
In più, una scarsa igiene orale attorno ai margini può favorire accumulo di placca batterica, infiammazione e dolore. Infine, il fenomeno dell’adattamento biologico può generare fastidio nei primi giorni, quando i tessuti devono far fronte alla presenza della nuova struttura.
Causa | Meccanismo di irritazione |
Margini non ben sigillati / infiltrazioni di cibo | Pressione, infiammazione locale |
Occlusione errata | Traumi masticatori / sovraccarico |
Limatura | Sensibilità o esposizione del dente |
Mobilità o micro-movimento della protesi | Irritazione ossea o gengivale |
Accumulo batterico / igiene inadeguata | Gengivite, infiammazione cronica |
Come gestire dolori e fastidi dopo l'installazione della protesi dentale fissa?
Dopo il posizionamento di una protesi fissa è normale, per alcuni giorni, avvertire un certo grado di fastidio o sensibilità. In questa fase di adattamento, è utile seguire alcuni semplici consigli per alleviare il disagio e favorire una guarigione positiva.
Innanzitutto, assumere analgesici da banco (come ibuprofene o paracetamolo) può aiutare a mitigare il dolore. Inoltre, seguire una dieta morbida, priva di alimenti duri, appiccicosi o molto freddi, aiuta a ridurre la sollecitazione sui margini della protesi.
È bene, soprattutto nel corso della prima settimana, evitare forzature e, dunque, non mordere oggetti duri e non sforzare la masticazione. Mantenere un’igiene scrupolosa (spazzolino, filo, collutorio consigliato) consente di prevenire l’infiammazione gengivale attorno alla protesi.
Rimedio / intervento | Quando applicarlo / effetto atteso |
Regolazione occlusale | Se il dolore è causato da punti prematuri di contatto |
Rifacimento o rifinitura margini | In caso di infiltrazioni o pressione irregolare |
Trattamento antisettico / antinfiammatorio | Per infiammazioni gengivali o mucose |
Sostituzione o riparazione protesi | In caso di danni strutturali o mobilità |
Miglioramento igiene orale e follow-up | Per prevenire irritazioni e mantenere salute dei tessuti |
Cosa fare se la protesi dentale fissa dà fastidio o provoca dolore?
Se il fastidio non si attenua entro pochi giorni o compare dolore acuto improvviso, è fondamentale intervenire tempestivamente. La prima cosa che ti consigliamo di fare è recarti dal dentista quanto prima. Lo specialista effettuerà dei controlli a 360°, verificando l’adattamento dei margini, l’occlusione e la salute gengivale. Potrebbe essere necessario rimuovere temporaneamente la protesi e apportare aggiustamenti occlusali, rialzare contatti troppo prematuri o limare piccole asperità.
In presenza di infiammazione gengivale o infezione, il dentista potrebbe prescrivere sciacqui antisettici o antibiotici locali. Se la protesi si muove o si è fratturata, potrebbe essere necessario rifarla o ripararne le componenti.
Quanto dura il fastidio dopo l’applicazione di una protesi fissa?
Il fastidio iniziale dopo l’installazione di una protesi fissa è spesso limitato nel tempo ma può variare da un paziente all'altro. In genere si avverte una sensibilità o un lieve dolore nei primi 2–7 giorni, durante la fase di adattamento dei tessuti gengivali e molli. In molti casi, il disagio diminuisce progressivamente e diventa quasi impercettibile entro le prime due settimane.
Al contrario, se è necessario effettuare delle riparazioni (occlusione, margini), la durata dei fastidi potrebbe leggermente prolungarsi. Se invece il malessere persiste oltre un mese o peggiora, ciò può indicare un problema da correggere (ad esempio, pressione errata, adattamento marginale, infiammazione). In ogni caso, è importante seguire scrupolosamente le istruzioni del dentista e non saltare le visite di controllo per assicurarsi che la guarigione proceda bene.
Domande frequenti su dolori e fastidi alla protesi dentale fissa
Il dolore può essere segno che la protesi è stata cementata male?
Sì. Un’applicazione non perfetta della protesi può lasciare microspazi o punti di contatto irregolari, generando pressione localizzata sui tessuti o infiltrazioni di cibo che provocano dolore. Spesso il dentista risolve il problema rimuovendo la protesi temporaneamente e rifacendo il cemento con sigillatura adeguata.
Per minimizzare i rischi di fastidi o dolore è importante pianificare al meglio il trattamento. In tal senso, crediamo possa essere utile riportare un estratto di un'intervista rilasciata dal Dott. Stephan Delschen, rinomato dentista esperto in endodonzia, odontoiatria estetica e implantologia, al sito Leading-medicine-guide.com: "Tutto inizia con un'anamnesi dettagliata. Il dialogo con il paziente è fondamentale anche per comprendere se sono necessari trattamenti preliminari. A questo punto, passiamo alla pianificazione protesica vera e propria, spesso in due o tre visite, per trovare insieme al paziente la soluzione ideale. Il laboratorio odontotecnico è coinvolto fin dal primo appuntamento di preparazione. Vengono scattate foto, si discute di colore e forma. Dopo un'accurata prova e uno stretto coordinamento con il laboratorio, viene posizionato il manufatto finale, seguito da un appuntamento di controllo".
Possono le gengive irritarsi intorno a una protesi fissa?
Sì, è uno dei fastidi più comuni. Lo sfregamento continuo del margine protesico, la presenza di residui alimentari o la formazione di placca possono infiammare le gengive attorno alla protesi. Se trascurata, l’irritazione può evolvere in gengivite o recessione gengivale, peggiorando il comfort e la stabilità.
È possibile che la protesi fissa faccia male anni dopo l’inserimento?
Sì, può succedere in alcuni casi. Col passare del tempo possono verificarsi modifiche strutturali come assestamenti ossei, ritiro gengivale, consumo dei materiali protesici o alterazioni dell’occlusione. Questi cambiamenti possono indurre fastidi anche a distanza di anni.
Un interessante studio clinico retrospettivo ha analizzato il comportamento a lungo termine delle protesi dentali fisse, mettendo a confronto quelle di breve estensione (ponti che sostituiscono un numero limitato di denti) e quelle di estensione maggiore (ponti che coinvolgono 5 o più denti). Questa differenza è importante perché più la protesi è lunga maggiore è il carico distribuito sugli elementi naturali che la sostengono.
La ricerca ha coinvolto 229 pazienti e ha preso in esame 258 protesi, seguite per un periodo medio di oltre otto anni (98 mesi). L’obiettivo era valutare la frequenza delle complicazioni tecniche, cioè problemi legati non tanto alla salute del paziente, quanto alla resistenza e stabilità della protesi stessa.
I risultati hanno mostrato che circa 74 protesi hanno presentato complicazioni, la più comune delle quali è stata la frattura o scheggiatura della ceramica (66 casi). Un’altra complicazione frequente è stata la perdita di ritenzione (11 casi), che si verifica quando la protesi non rimane più saldamente ancorata ai denti pilastro a causa del cedimento del cemento o di altri fattori che ne riducono la stabilità.
Dal punto di vista della sopravvivenza, le protesi di breve estensione hanno mostrato percentuali di successo più alte e più durature: 91% a 5 anni, 68% a 10 anni e 34% a 15 anni. Al contrario, le protesi di lunga estensione hanno registrato valori progressivamente inferiori: 85% a 5 anni, 50% a 10 anni e solo 18% a 15 anni. Si tratta di dati in linea con quelli che EccellenzaMedica.it, sito di prenotazioni mediche online, ha rilevato presso i propri centri di implantologia accreditati in Italia.
La conclusione dello studio è chiara: le protesi fisse di lunga estensione tendono ad andare incontro a un numero maggiore di complicazioni e a una durata più limitata nel tempo rispetto alle protesi brevi.
Fonti e bibliografia
- Alenezi, Ali, and Sarah Aloqayli. “Technical complications with tooth-supported fixed dental prostheses (FDPs) of different span lengths: an up to 15-year retrospective study.” BMC oral health vol. 23,1 393. 15 Jun. 2023, doi:10.1186/s12903-023-03121-9;
- Leading-medicine-guide.com;
- Dentcenterturkey.com.