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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Impianto dentale cementato: cos'è e differenze con le protesi avvitate

L'implantologia dentale è una procedura composta da varie fasi. Dopo l'inserimento dell'impianto è necessario attendere l'osteointegrazione cioè l'integrazione dell'impianto con l'osso. A questo punto, il dentista dovrà prendere un'ultima ed importante decisione relativa alle modalità di fissaggio della protesi. In particolare, le opzioni sono due: corona cementata o protesi avvitata. Entrambe le soluzioni sono ampiamente utilizzate e presentano vantaggi e svantaggi specifici, legati a fattori come l’estetica, la funzionalità, la manutenzione e la gestione di eventuali complicanze.


In questo articolo analizzeremo nel dettaglio cos’è un impianto dentale cementato, come funziona, quali sono i suoi punti di forza e i limiti. Lo confronteremo poi con la soluzione alternativa delle protesi implantari avvitate.


impianto dentale cementato


Caratteristiche di un impianto dentale cementato


In un impianto dentale cementato, la protesi (che può essere una corona singola o un ponte) non viene avvitata direttamente all’impianto ma viene incollata, tramite un cemento dentale specifico, a un piccolo componente chiamato moncone (o abutment). Questo moncone è avvitato all’impianto dentale, il quale a sua volta è stato precedentemente inserito chirurgicamente nell’osso mascellare e si è integrato con esso attraverso l'osteointegrazione.


Uno dei vantaggi principali di questa tecnica è l’eccellente risultato estetico. L’assenza del foro di accesso alla vite consente di ottenere una superficie protesica più naturale e uniforme, rendendo la cementazione una scelta ideale soprattutto per la zona anteriore, nella quale la componente estetica gioca spesso un ruolo cruciale. Inoltre, la linea di margine può essere posizionata appena al di sotto del bordo gengivale, contribuendo a un’integrazione armoniosa con i tessuti molli circostanti.


Le protesi cementate presentano, però, anche alcuni svantaggi. Il principale è la difficoltà di rimozione: una volta fissata con cemento, la corona non può essere rimossa facilmente per eventuali revisioni, riparazioni o pulizie. Ciò rende la gestione di eventuali complicanze, come il distacco del moncone o un’infezione perimplantare, più complessa rispetto a una protesi avvitata.


Un altro potenziale rischio è rappresentato dalla possibile infiltrazione batterica. Tracce di cemento in eccesso, se non rimosse con precisione, possono accumularsi sotto la gengiva e contribuire all’insorgenza di infiammazioni o, nei casi più gravi, al fallimento dell’impianto dentale.


Differenza con le protesi avvitate


Nel caso delle protesi dentali avvitate, la corona (nel caso di un singolo dente) o il ponte (se si devono sostituire più elementi) viene fissato direttamente al moncone implantare mediante una vite passante. Dopo che l’impianto è stato inserito chirurgicamente nell’osso mascellare o mandibolare e ha completato la fase di osteointegrazione si procede alla fase protesica. A questo punto, si avvita sull’impianto il moncone, il quale rappresenta una sorta di “base” su cui poggerà la protesi.


La corona artificiale viene realizzata con un foro centrale appositamente progettato per consentire il passaggio della vite. Durante il montaggio, la vite attraversa la corona, si inserisce nel moncone e viene serrata accuratamente, così da garantire alla protesi la giusta stabilità. Una volta completato l’avvitamento, il foro viene sigillato con del materiale composito, in modo da non causare problemi né sul piano estetico né su quello funzionale.


Questo sistema consente un collegamento meccanico stabile e sicuro tra la protesi e l’impianto sottostante. Una delle ragioni principali per cui molti dentisti preferiscono questa tecnica è la praticità: in presenza di complicazioni, come ad esempio un'infiammazione gengivale, la protesi può essere svitata, pulita, riparata e reinserita senza grandi difficoltà, cosa che, al contrario, non è sempre possibile con le protesi cementate. Inoltre, in caso di allentamento o usura, è sufficiente serrare nuovamente la vite per ripristinarne la stabilità, evitando interventi più invasivi.


Anche l’evoluzione della tecnologia digitale ha contribuito al successo delle soluzioni avvitate. Grazie alla scansione intraorale e alla progettazione CAD/CAM, è oggi possibile realizzare protesi estremamente precise.


Il principale limite, rispetto agli impianti cementati, può essere rappresentato dall’estetica. Il foro per la vite, anche se chiuso con materiali compositi e posizionato con attenzione, può risultare visibile, soprattutto nella zona anteriore. Una progettazione accurata potrebbe, però, ridurre al minimo questo effetto, rendendo questa opzione in molti casi valida anche sotto il profilo estetico.


Impianto dentale cementato o avvitato: quale scegliere?


La scelta tra una protesi implantare avvitata e una cementata dipende da diversi fattori:


  • Esperienza e preferenze del dentista;
  • Situazione clinica del paziente;
  • Grado di precisione necessario;
  • Manutenzione.


Entrambe le soluzioni sono sicure e affidabili, con percentuali di successo molto elevate.


La cementazione è ancora oggi il metodo più diffuso. La sua popolarità è dovuta in gran parte alla flessibilità nella gestione dell’occlusione e dell’estetica. Questa tecnica consente, infatti, una distribuzione ottimale delle forze masticatorie ed è particolarmente indicata in zone ad alta visibilità.


Dall’altra parte, le protesi avvitate sono apprezzate per la loro facilità di rimozione e manutenzione. Con l’avvento delle tecnologie digitali, anche le protesi avvitate possono offrire livelli di precisione e adattamento molto elevati, riducendo il divario tecnico con le soluzioni cementate.


Diversi studi avrebbero evidenziato come non vi sia una superiorità clinica assoluta di una tecnica rispetto all'altra. Nel lungo periodo, le protesi avvitate potrebbero causare minori complicanze biologiche e tecniche. Come sempre, ogni caso è a sé: sarà il dentista, sulla base dell’anatomia del paziente, delle esigenze funzionali ed estetiche ma anche della propria esperienza clinica, a suggerire l’approccio più adatto. Ecco una tabella finale comparativa tra protesi cementate e avvitate.


CaratteristicaProtesi avvitataProtesi cementata
FissaggioCon vite passanteCon cemento odontoiatrico
Facilità di rimozioneAltaBassa
Manutenzione e riparazioniPiù sempliciPiù complesse
EsteticaIl foro potrebbe essere visibileNessun foro visibile
Indicata perZone posteriori e impianti ben allineatiZone anteriori e impianti inclinati
Complicanze biologicheMeno frequentiPossibili irritazioni

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