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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Innesti ossei per impianti dentali

Cos'è un innesto osseo?


L'innesto osseo è una tecnica utilizzata per aumentare la quantità di osso presente nella mascella e per favorire il posizionamento di un impianto dentale. Per effettuare un intervento di implantologia dentale, infatti, il paziente deve disporre di un sufficiente quantitativo di osso affinché possa avvenire la cosiddetta osteointegrazione cioè l'integrazione biologica tra l'osso e la superficie dell'impianto.


innesti ossei per impianti dentali


Tipologie di innesti ossei dentali


Esistono diversi modi per eseguire un innesto osseo dentale, ma la procedura di base è la stessa: un dentista o un chirurgo orale esegue un'incisione nella mascella e vi innesta, cioè attacca, altro materiale osseo.


Il materiale per innesto osseo può provenire da varie fonti. L’innesto osseo autogeno è un materiale prelevato dal paziente stesso in un altro punto del corpo e trapiantato nel sito desiderato. Si tratta di un buon materiale per l’innesto, poiché contiene le stesse cellule del paziente e non comporta rischi di trasmissione di malattie. Solitamente, l'osso viene prelevato dall'anca, dalla tibia o dalla parte posteriore della mascella. I principali aspetti negativi sono rappresentati dalla necessità di un secondo intervento chirurgico e dall’eventualità che non vi sia una quantità sufficiente di osso prelevabile.


Il tessuto osseo per alloinnesto è un materiale prelevato da un donatore che viene trattato per garantire la sua sicurezza e migliorare le sue proprietà. I vantaggi del tessuto osseo per alloinnesto consistono nel fatto che è subito disponibile e non necessita di interventi su un secondo sito chirurgico. Il tessuto osseo per alloinnesto è stato ben documentato da studi clinici ed ha dimostrato eccellenti risultati in termini di sicurezza.


Il tessuto osseo per alloplasto si ha quando il sostituto osseo dentale viene prodotto in laboratorio. Si parla, infine, di xenoinnesto quando si procede all'innesto di osso di origine animale (ad esempio bovino o suino), acquistato da una banca di donatori autorizzata.


Una volta ricostruito l’osso mandibolare si può procedere con l’impianto di viti in titanio che aderiscono direttamente sull’osso e sulla gengiva e che rendono possibile la tenuta del dente.


Come si esegue un innesto osseo dentale?


Si tratta, in verità, di una procedura abbastanza semplice, composta da diverse fasi:


  • Si comincia con la somministrazione di un anestetico. Generalmente, è sufficiente il ricorso all'anestesia locale;
  • Lo specialista pulirà attentamente l'area coinvolta dall'intervento;
  • Verrà eseguita un'incisione nella gengiva, così da separarla dall'osso in cui verrà posizionato l'innesto;
  • Il chirurgo posizionerà il materiale osseo tra due sezioni di osso che dovranno crescere insieme;
  • L'innesto osseo viene fissato con delle speciali viti e ricoperto una membrana riassorbibile;
  • L'incisione viene, infine, suturata così da dare il via al lungo processo di guarigione.


La durata dell'intervento potrebbe variare in base alla tipologia di innesto e alla complessità del caso ma è stimabile in 1-2 ore circa.


Cosa fare dopo l'innesto osseo?


Prima di poter procedere con il posizionamento dell'impianto dentale, bisognerà comunque attendere almeno 3-4 mesi circa. Nei giorni successivi all'intervento, il paziente dovrà mettere in atto alcuni accorgimenti, utili per agevolare il processo di guarigione, tra cui:


  • Applicare impacchi di ghiaccio;
  • Mangiare cibi morbidi e insipidi;
  • Dormire con la testa leggermente sollevata, per prevenire accumuli di sangue nell'area coinvolta dalla procedura di innesto;
  • Evitare liquidi caldi e cibi croccanti;
  • Evitare attività fisiche e sport di contatto.


Il paziente dovrà concordare con lo specialista una serie di visite di controllo per monitorare lo stato di guarigione.


Quanto è doloroso un innesto osseo?


Quando l'innesto osseo dentale non prevede il prelievo di materiale osseo dal corpo del paziente, la procedura tende a causare pochissimi dolori o fastidi. Il paziente sarà, in ogni caso, sedato e quindi non avvertirà dolore, almeno fino a quando non svanirà l'effetto dell'anestesia. Qualora nei giorni successivi all'intervento il paziente avvertirà dolore, dovrebbe essere sufficiente il ricorso a farmaci antidolorifici da banco.


Se il materiale osseo viene prelevato dall'organismo del paziente, il decorso post operatorio potrebbe essere più complicato, in quanto l'intervento coinvolge due aree differenti (ad esempio, l'anca e la mascella). In ogni caso, la quantità di osso che viene prelevata e poi innestata è in genere di lieve entità, pertanto eventuali dolori o fastidi difficilmente si protrarranno per parecchio tempo.


Quanto costa un innesto osseo dentale?


In linea generale, i costi per un innesto osseo dentale oscillano tra 600 € e 2.400 €. Chiaramente, il prezzo può dipendere da una vasta gamma di fattori, come ad esempio l'esperienza del professionista che si occuperà della procedura, eventuali esami diagnostici che precedono l'intervento, l'area geografica in cui si trova lo studio. Conviene, comunque, chiedere un preventivo anche a diversi centri dentali, così da poter confrontare i costi e scegliere la soluzione considerata più conveniente per le proprie esigenze. 


Va specificato che il costo di un innesto osseo, anche qualora fosse propedeutico ad un successivo intervento implantologico, non comprende anche le spese per l'impianto dentale. In tal senso, nel momento in cui il dentista si renderà conto che, prima di fare un impianto dentale sarà necessario effettuare un innesto osseo, potrà proporre al paziente un preventivo personalizzato.


Per quali altri scopi si ricorre ad un innesto osseo?


Oltre che per gli impianti dentali, gli innesti ossei potrebbero essere necessari anche in altri casi, in particolare per:


  • Riempire una cavità dentale vuota a seguito di un'estrazione.
  • Aumentare larghezza e volume della mascella;
  • Sollevare i seni mascellari;
  • Ricostruire la mascella prima del posizionamento di protesi dentarie;
  • Riparare l'osso danneggiato da un trauma dentale;
  • Stabilizzare e sostenere i denti allentati;
  • Trattare la perdita ossea dovuta a infezioni come la malattia gengivale.


  • Potrebbero avere l'esigenza di ricorrere ad un innesto osseo anche coloro il cui aspetto è stato influenzato dalla perdita ossea. La perdita di massa ossea nella mascella può restituire l'impressione di un viso più corto e di una pelle più rugosa. Si tratta di una condizione più comune tra gli anziani, i quali hanno maggiori probabilità di sviluppare l'osteoporosi, condizione che, tra le altre cose, causa l'assottigliamento delle ossa. Potrebbero, però, aver bisogno di un innesto dentale anche tutti coloro che, indipendentemente dall'età, hanno subito infortuni alla mascella o che hanno avuto problematiche correlate ad una precaria igiene dentale.

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