L'edentulia è uno dei problemi più comuni in ambito dentale. Milioni di persone in tutto il mondo ne sono afflitti. Andiamo a vedere in cosa consiste l'edentulia, da cosa è causata, se e come può essere prevenuta e quali sono le migliori opzioni di trattamento.
Cos'è l'edentulia?
L'edentulia, anche nota come perdita dei denti, è una condizione dentale caratterizzata dall'assenza di denti in bocca. Esistono due tipi principali di edentulia:
- Edentulia parziale;
- Edentulia totale.
L'edentulia parziale si verifica quando a una persona mancano alcuni denti. Si parla di edentulia totale quando a un paziente mancano tutti i denti.
Quali sono le cause dell'edentulia?
Le cause dell'edentulia possono essere diverse. Le principali sono:
- Malattia parodontale;
- Scarsa igiene orale;
- Ipodonzia;
- Anodonzia;
- Traumi;
- Fratture.
La malattia parodontale è un'infezione delle gengive che può danneggiare i tessuti che sostengono i denti. Se non curata, può portare alla perdita dei denti.
La scarsa igiene orale è una causa comune dell'edentulia. In tal senso, non spazzolare e non utilizzare il filo interdentale regolarmente può portare all'accumulo di placca e batteri che possono causare malattie gengivali e, alla fine, portare alla perdita dei denti.
L'ipodonzia è una condizione congenita in base alla quale alcuni pazienti nascono senza uno o più denti permanenti. Nella maggior parte dei casi, a mancare è un dente del giudizio. In altri casi, il paziente potrebbe ritrovarsi a non avere un incisivo laterale e/o un premolare. Qualora questa condizione venga individuata precocemente, sarà possibile intervenire con un trattamento ortodontico e un trapianto di denti ma anche con ponti in resina o impianti dentali. L'anodonzia, invece, è una rara condizione congenita che prevede la totale assenza dei denti.
La perdita dei denti può verificarsi anche a seguito di una caduta, un'aggressione o un infortunio occorso durante un'attività sportiva. In alcuni casi, può accadere che il dente si danneggi in età giovanile, magari a causa di un incidente, ma che si rompa durante l'età adulta.
Inoltre, i denti che hanno subito carie estese, diversi interventi odontoiatrici o grandi otturazioni potrebbero essere più suscettibili alla frattura, poiché la struttura residua del dente è ormai compromessa.
Le conseguenze dell'edentulia
L’edentulia, oltre alle conseguenze sotto il profilo estetico, può causare ripercussioni significative sulla salute generale e sulla qualità della vita di chi ne è affetto. Tra queste figurano le difficoltà masticatorie, le quali potrebbero compromettere l’assunzione di cibi solidi, con possibili carenze nutrizionali.
Un’altra problematica comune è la modifica della fonazione. La mancanza di denti può alterare la pronuncia di alcuni suoni, creare disagi nella comunicazione quotidiana e rendere più difficoltosa la comprensione del linguaggio.
L’assenza di denti può, inoltre, provocare il riassorbimento osseo, un fenomeno naturale in cui l’osso mascellare tende nel tempo a ridursi per la mancanza di stimoli da parte delle radici dentali. Di conseguenza, la struttura del viso potrebbe cambiare, conferendo al paziente un aspetto invecchiato e incavato.
A livello psicologico, infine, l’edentulia può avere un impatto negativo sull’autostima e sulla vita sociale del paziente. In alcuni casi, la perdita dei denti può addirittura essere associata a un maggiore rischio di disturbi dell’umore, come ansia e depressione.
Come prevenire l'edentulia?
Per coloro che nascono senza denti, chiaramente non c'è alcun modo per evitare l'edentulia. Lo stesso discorso può essere fatto anche per coloro che perdono i denti a causa di incidenti. Per quanto sia importante la prudenza, purtroppo non è possibile prevenire il futuro.
Chi, invece, pratica una inadeguata igiene dentale, dovrebbe quanto prima abbracciare abitudini sane, possibilmente nelle prime fasi di sviluppo della malattia gengivale. Ciò può aiutare a prevenire la perdita dei denti, con ripercussioni positive sulla salute orale e generale dei pazienti edentuli.
Un ottimo punto di partenza è senz'altro lavarsi i denti nella maniera corretta almeno due volte al giorno. Conviene sempre chiedere consigli al proprio dentista rispetto alla tipologia di spazzolino e di dentifricio da utilizzare. Un'altra buona abitudine è l'utilizzo di filo interdentale e collutorio.
Sono anche altre le best practices che potrebbero aiutare a prevenire l'edentulia, come ad esempio non fumare e limitare il consumo di bevande e cibi ricchi di zuccheri.
Come curare l'edentulia?
Esistono diverse opzioni di trattamento per chi soffre di edentulia. Le soluzioni maggiormente adoperate sono:
- Protesi dentarie;
- Impianti dentali tradizionali;
- Implantologia all on four;
- Ponti dentali fissi;
- Ponti temporanei in resina.
Le protesi dentarie sono dispositivi protesici rimovibili realizzati per adattarsi alla bocca del paziente e sostituire i denti mancanti.
Gli impianti dentali sono piccole viti che vengono inserite nella mascella per fungere da radici dei denti. Una volta avvenuta l'osteointegrazione, le corone dentali vengono attaccate all'impianto, così da garantire al paziente denti dall'aspetto il più possibile naturale.
Tra le soluzioni più avanzate per la riabilitazione dentale rientra l’implantologia All-on-Four, una tecnica innovativa che consente di ripristinare un’intera arcata dentale con soli quattro impianti dentali strategicamente posizionati con la tecnica del carico immediato. Questa procedura è particolarmente indicata per chi soffre di edentulia totale e desidera una soluzione fissa, stabile e meno invasiva rispetto agli impianti tradizionali, riducendo tempi di recupero e costi.
I ponti dentali fissi, invece, rappresentano un’opzione per chi ha perso uno o più denti consecutivi. Questi dispositivi protesici sono ancorati ai denti naturali adiacenti o a impianti dentali e consentono di ripristinare la funzione masticatoria ed estetica evitando il ricorso a delle protesi mobili.
Infine, i ponti temporanei in resina sono soluzioni provvisorie utilizzate in attesa della riabilitazione definitiva. Questi ponti sono generalmente più economici e vengono impiegati per proteggere le gengive e mantenere la funzionalità orale durante il periodo di guarigione che segue un intervento implantare o un’estrazione dentale. Sebbene meno resistenti rispetto alle soluzioni definitive, offrono nel breve termine un buon compromesso estetico e funzionale.