Una delle principali domande legate all'implantologia dentale è il possibile dolore che i pazienti potrebbero sperimentare durante o dopo la procedura. In realtà, possiamo sin da subito precisare che il posizionamento di un impianto dentale è indolore, in virtù del fatto che durante la procedura viene utilizzata l'anestesia locale e, se necessaria, la sedazione. Questi accorgimenti sono, in genere, sufficienti ad evitare qualsiasi fastidio al paziente. Di conseguenza, anche lo specialista può condurre l'intervento in maniera confortevole, senza interferenze da parte del paziente.
È più probabile, invece, che si manifesti del dolore al termine della procedura e/o nei giorni successivi. In questo articolo andremo a descrivere le cause del dolore post implantologia dentale, la possibile durata e le soluzioni che possono essere adottate per alleviarlo.
Impianto dentale: dolore e sintomi post operatori
Avvertire un po' di dolore o fastidio dopo l'intervento è normale. Il dolore tende, in genere, ad essere più acuto nelle ore successive all'intervento, cioè nella fase in cui l'effetto dell'anestetico svanisce. È probabile, inoltre, che il dolore si manifesti nelle zone che si trovano nelle immediate vicinanze dell'impianto stesso. Sono anche altri i sintomi che il paziente potrebbe provare dopo l'implantologia dentale, in particolare:
- Piccoli lividi;
- Dolore alla mascella;
- Gonfiore attorno alle gengive e al viso;
- Sanguinamento nel sito sottoposto all'intervento;
- Febbre;
- Vomito;
- Nausea.
Cause del dolore agli impianti dentali
Se il dolore successivo all'inserimento di un impianto dentale si protrae per diversi giorni è probabile che siano insorte delle complicazioni, come ad esempio:
- Apertura della linea di incisione;
- Impianto non correttamente montato;
- Infezione.
L'apertura dell'incisione potrebbe portare il paziente ad avvertire dolore o irritazione. In casi del genere, il problema potrebbe essere risolto semplicemente sciacquando la bocca più volte al giorno con un collutorio alla clorexidina oppure assumendo un antibiotico, utile per evitare infezioni.
L'esperienza e le competenze dell'implantologo che si è occupato dell'inserimento dell'impianto sono fondamentali. In caso contrario, cioè qualora l'impianto non sia stato montato correttamente, è più complicato che possa verificarsi l'osteointegrazione. In casi del genere, potrebbe essere necessario rimuovere l'impianto per poi reinserirlo successivamente.
Occhio anche alle infezioni. Esse si verificano quando i batteri penetrano nel tessuto coinvolto dall'intervento chirurgico, impedendone la guarigione.
Ci sono circostanze, seppur rare, in cui il dolore tende a manifestarsi mesi o anni dopo l'intervento. La causa potrebbe essere legata al fallimento dell'impianto o all'insorgenza di una patologia piuttosto comune, nota come perimplantite, la quale si verifica quando i batteri si accumulano nel tessuto che circonda gli impianti. Questa condizione può causare infiammazione, danni ai tessuti e perdita ossea.
Il dolore che si sviluppa nei pressi di un impianto dentale potrebbe dipendere anche da una scarsa igiene orale. Così come per i denti naturali, è necessario prendersi cura in modo adeguato anche del proprio impianto dentale. Questo vuol dire che è fondamentale lavarsi regolarmente i denti, utilizzare ogni giorno il filo interdentale e sottoporsi a sedute di pulizia dentale almeno due volte all'anno.
Quanto dura il dolore per un impianto dentale?
Nella maggior parte dei casi, il dolore per un impianto dentale si protrae al massimo per qualche giorno (3-5 giorni). Nel caso in cui il dolore dovesse protrarsi per un arco di tempo maggiore è consigliabile rivolgersi quanto prima al proprio dentista. Non è da escludere, infatti, un possibile fallimento dell'impianto dentale anche se si tratta di un'eventualità davvero rarissima se consideriamo che la percentuale di riuscito di un intervento implantologicao è elevatissima.
In generale, comunque, il paziente riesce a ritornare normalmente ai propri impegni quotidiani già il giorno successivo all'intervento. Sintomi come gonfiore, lividi e mascella rigida potrebbero protrarsi per qualche giorno in più (7-10 giorni al massimo).
Rimedi per il dolore post impianti dentali
In genere, subito dopo l'intervento, l'implantologo fornirà al paziente istruzioni precise su come gestire i possibili dolori o fastidi. Nella maggior parte dei casi, lo specialista consiglierà al paziente di:
- Assumere farmaci da prescrizione e da banco;
- Evitare cibi duri e caldi e prediligere cibi morbidi (yogurt, purè di patate, frullati, zuppe), specialmente nelle prime settimane successive all'intervento;
- Applicare impacchi di ghiaccio per ridurre il gonfiore;
- Non fumare, in quanto la nicotina potrebbe compromettere il buon esito e la longevità di un impianto dentale.
In caso di assunzione di farmaci antidolorifici, è importante seguire attentamente le istruzioni dello specialista e attenersi al dosaggio raccomandato. In presenza di dubbi, è fondamentale contattare il proprio dentista per ricevere indicazioni precise.
Quali fattori possono condizionare i disagi post implantologia?
Abbiamo già avuto modo di spiegare che un intervento di implantologia è generalmente ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti. Sono diversi, però, i fattori che potrebbero influenzare il livello di disagio che potrebbe essere avvertito:
- Complessità della procedura (in alcuni casi, ad esempio, l'intervento può essere precedute da altre operazioni come rialzo del seno mascellare o innesti ossei);
- Livello di tolleranza del dolore (alcuni pazienti potrebbero essere più sensibili al dolore mentre altri potrebbero avere una soglia di sopportazione maggiore);
- Esperienza del dentista;
- Tipologia di tecnica utilizzata;
- Ansia pre-operatoria.