L'impianto dentale è tra le soluzioni maggiormente consigliate per la sostituzione dei denti mancanti. Ci sono, però, alcuni comportamenti e fattori di rischio che sia l'implantologo che il paziente devono considerare prima di optare per l'implantologia dentale. Uno di questi è certamente il fumo. Diversi studi hanno dimostrato che il fumo può compromettere l'osteointegrazione. Numerose ricerche hanno, inoltre, dimostrato che la nicotina assorbita dalla mucosa orale può ostacolare la guarigione del tessuto parodontale e peggiorare la salute perimplantare. Si ritiene, per giunta, che il fumo sia in grado di:
- Intaccare la funzione dei fibroplasti;
- Ridurre la produzione di collagene;
- Incidere sull'aumento dei rischio cardiovascolare;
- Influire negativamente sul funzionamento del sistema immunitario.
In questo articolo risponderemo alla domanda che la maggior parte dei pazienti fumatori si pongono e cioè: chi fuma può fare un impianto dentale? Cercheremo, inoltre, di spiegare in che modo il fumo può condizionare il buon esito di un intervento di implantologia.
Il fumo e l'igiene orale
È importante partire dal presupposto che, al di là della possibilità di ricorrere o meno agli impianti dentali, il fumo è un'abitudine che può causare diverse problematiche dal punto di vista dell'igiene orale, come ad esempio:
- Malattia parodontale;
- Alitosi;
- Cancro orale;
- Scolorimento dei denti;
- Ritardi nella guarigione.
Il fumo è una delle principali cause di malattia parodontale. La malattia gengivale è un'infezione batterica delle gengive e delle ossa che sostengono i denti. Provoca arrossamento, gonfiore, sanguinamento e, nei casi più gravi, addirittura perdita dei denti. Il fumo indebolisce il sistema immunitario, rendendo più difficile per il corpo combattere le infezioni.
Sappiamo bene che la malattia gengivale, e in particolare la parodontite, può influenzare gravemente l'osso e causare un certo grado di perdita ossea. Minore è l'osso disponibile per l'inserimento dell'impianto, più difficile diventa la procedura. Pertanto, è importante che i pazienti che intendano ricorrere all'implantologia dentale smettano di fumare già diverse settimane prima di cominciare il trattamento.
Chi fuma è maggiormente soggetto ad una condizione fastidiosa e imbarazzante come l'alitosi, causata dall'accumulo di batteri e placca nella bocca. Un'altra conseguenza del fumo è la presenza di macchie gialle o marroni sui denti che sono difficili da rimuovere con lo spazzolino. Il fumo rappresenta, inoltre, un fattore di rischio importante per il cancro orale, il quale può colpire bocca, gola o labbra e, se non preso in tempo, può essere pericoloso.
Il fumo può, per giunta, rallentare il processo di guarigione dopo procedure odontoiatriche, come estrazioni, impianti dentali o procedure chirurgiche gengivali, con un aumento del rischio di complicazioni e infezioni. Chi fuma deve essere consapevole degli effetti negativi causati da questa abitudine. Sappiamo che può sembrare banale e che è molto più facile a dirsi che a farsi ma smettere di fumare è l'unica soluzione che aiuta a prevenire ulteriori danni alla salute orale e generale dei pazienti.
Allo stesso modo, è altrettanto importante mantenere buone abitudini di igiene orale, come ad esempio:
- Lavarsi i denti almeno due volte al giorno;
- Utilizzare il filo interdentale;
- Programmare con regolarità visite odontoiatriche e sedute di pulizia dei denti;
- Utilizzare il collutorio.
Il rapporto tra fumo e impianti dentali
Sono diversi i rischi e le conseguenze negative per gli impianti dentali derivanti dal fumo. In primis, ll fumo può limitare l'afflusso di sangue alle gengive e alla mascella, rallentando il periodo di recupero dopo una procedura implantologica e rendendo più difficile la corretta fusione dell'impianto con la mascella. Bisogna, infatti, considerare che la nicotina e le altre sostanze chimiche presenti nelle sigarette possono indebolire l'osso. Tutti questi fattori potrebbero contribuire al fallimento dell'impianto dentale.
La perimplantite è una condizione che si verifica quando il tessuto attorno all'impianto si infetta e si infiamma. Fumare può aumentare il rischio di sviluppo di questa condizione, la quale rappresenta una delle principali cause di fallimento dell'impianto. Inoltre, i fumatori hanno maggiori probabilità di sviluppare una malattia parodontale.
Va, comunque, chiarito che solo in rari casi l'implantologia dentale fallisce. Chiaramente, se l'impianto dentale è stato realizzato con materiali di qualità da un implantologo esperto e se il paziente è attento alla propria igiene orale, l'inosservanza delle linee guida post operatorie e cattive abitudini come il fumo possono essere determinanti ai fini del cattivo esito dell'implantologia. Sono diversi i sintomi che potresti notare e che potrebbero far scattare il campanello d'allarme rispetto ad un possibile fallimento dell'impianto. Essi sono:
- Gengive infiammate o sanguinanti;
- Forte dolore orale;
- Disagi durante la masticazione;
- Recessione gengivale;
- Gonfiore nel sito in cui è stato inserito l'impianto dentale;
- Impianto allentato.
Per non condizionare l'esito dell'intervento implantologico, sarebbe importante ridurre la frequenza e il numero di sigarette durante la fase di guarigione. Alcuni pazienti si chiedono se lo stesso rischio associato al fumo di sigarette tradizionale sia riscontrabile anche con le sigarette elettroniche. La risposta è sì, in quanto nelle sigarette elettroniche sono comunque presenti nicotina ed sostanze chimiche potenzialmente dannose per le gengive.