Gli impianti pterigoidei rappresentano una soluzione valida nel caso in cui al paziente venga diagnosticata l'atrofia cioè un restringimento della mascella superiore. In circostanze del genere, la mascella non sarebbe in grado di supportare un impianto dentale tradizionale e, dunque, l'intervento di implantologia fallirebbe. In questo articolo andremo a descrivere cosa s'intende per impianto pterigoideo, quali sono i vantaggi che offre e i possibili costi da sostenere.
Cos'è un impianto pterigoideo?
Un impianto pterigoideo è un impianto dentale ancorato all'osso pterigoideo nella mascella superiore. Viene utilizzato per sostituire i denti mancanti in caso di insufficienza ossea. Gli impianti pterigoidei vengono inseriti nell'osso pterigoideo con un angolo di 45 gradi. Sono più lunghi degli impianti dentali tradizionali e vengono utilizzati principalmente per riabilitare la mascella posteriore atrofica.
Come si esegue?
L'impianto pterigoideo viene inserito attraverso un intervento chirurgico eseguito in anestesia locale. Invece di ancorarsi all’osso mascellare, come avviene per un normale intervento di implantologia, l’impianto viene inserito in una zona più profonda e stabile: il processo pterigoideo dello sfenoide, un osso situato alla base del cranio, dietro il mascellare superiore. È una struttura solida e densa che offre un buon ancoraggio per gli impianti dentali in caso di insufficienza dell'osso mascellare.
Poiché vi è l'esigenza di raggiungere un'area più profonda, gli impianti pterigoidei sono più lunghi rispetto ai normali impianti dentali (dai 16 ai 20 millimetri circa. La loro lunghezza consente di attraversare il mascellare posteriore, fissarsi nel processo pterigoideo e distribuire meglio le forze della masticazione, riducendo il rischio di fallimento dell’impianto.
L’impianto viene inserito con un’inclinazione specifica verso la parte posteriore della bocca per raggiungere il processo pterigoideo ed ottenere un ancoraggio ottimale. Per preparare il sito implantare, oltre ai tradizionali trapani usati in implantologia, spesso si impiegano osteotomi, strumenti che consentono di compattare l’osso invece di rimuoverlo. Questa tecnica aiuta a ottimizzare la stabilità dell'impianto, sfruttando al massimo il poco osso disponibile.
Subito dopo l'inserimento dell'impianto comincia il processo di guarigione. Si tratta di una fase fondamentale affinché si verifichi l'osteointegrazione cioè l'integrazione dell'impianto con l'osso circostante. Abbiamo avuto modo di sottolineare i vantaggi di un impianto pterigoideo ma è altrettanto importante precisare che la collaborazione del paziente è determinante ai fini del buon esito dell'intervento. In tal senso, al paziente viene chiesto di praticare una buona igiene orale e sottoporsi regolarmente ai controlli di routine.
Chi può fare un impianto pterigoideo?
Gli impianti pterigoidei rappresentano una soluzione ideale per i pazienti che hanno perso tutti i denti posteriori, perché in queste zone l'assenza di una sufficiente quantità di osso non consente di inserire impianti tradizionali. In questi casi, l’impianto pterigoideo viene posizionato nella parte posteriore della mascella e può essere collegato a impianti tradizionali inseriti nell’area dei premolari. In questo modo, è possibile applicare un ponte fisso che prende il posto dei denti mancanti, senza che sia necessario ricorrere a degli innesti ossei.
Questi impianti sono particolarmente indicati per i pazienti affetti da edentulia totale, poiché offrono un supporto stabile per protesi fisse, garantendo una soluzione più rapida rispetto ad altri trattamenti implantologici.
In ogni caso, prima di procedere con l'esecuzione di questo intervento, è fondamentale uno studio radiologico abbinato ad una valutazione specialistica che comprende l'utilizzo di raggi X e tecniche di imaging, strumenti fondamentali che aiutano a pianificare con precisione il posizionamento dell'impianto. Solo così sarà possibile accertarsi dell'idoneità del paziente all'impianto pterigoideo.
Quali sono i vantaggi di un impianto pterigoideo?
Un impianto pterigoideo offre diversi vantaggi. Ecco i più importanti:
- Rappresentano un'alternativa valida agli innesti ossei e al rialzo del seno mascellare per pazienti affetti da grave riassorbimento osseo;
- Permettono di sostituire in modo definitivo i denti mancanti;
- Sono compatibili con altre tipologie di impianti. Nulla vieta, ad esempio, di utilizzare un impianto pterigoideo nella mascella superiore ed un impianto dentale tradizionale in quella inferiore;
- Preservano l'integrità del seno mascellare;
- Sono facili da pulire;
- La percentuale di successo di un impianto pterigoideo supera il 95%;
- Garantiscono una guarigione più veloce rispetto alla tecnica del rialzo del seno mascellare, nella quale il paziente deve attendere diversi mesi affinché l'innesto osseo si consolidi.
Qual è il costo di un impianto pterigoideo?
Il costo di un impianto pterigoideo è generalmente più elevato rispetto a un impianto tradizionale e può superare i 3.000 € per dente. Ciò è dovuto a diversi fattori. innanzitutto, la procedura è più complessa e richiede una maggiore esperienza da parte dell'implantologo. Inoltre, gli impianti pterigoidei sono più lunghi e realizzati con materiali altamente resistenti.
Rispetto a un intervento di implantologia standard, questa tecnica si applica a pazienti con grave perdita ossea che altrimenti dovrebbero ricorrere a trattamenti ancora più complessi, come innesti ossei, impianti zigomatici o rialzo del seno mascellare. Ecco un confronto approssimativo dei costi di un impianto pterigoideo e delle sue principali alternative.
Tipologia di trattamento | Costo indicativo per impianto |
Impianto dentale tradizionale | 1.000 - 3.000 € |
Impianto pterigoideo | 3.000 - 5.000 € |
Rialzo del seno mascellare | 100 - 2.000 € |
Innesto osseo | 600 - 2.400 € |
Impianto zigomatico | 3.500 - 7.000 € |