Se stai valutando la possibilità di sottoporti a un trattamento di implantologia dentale, il primo passo da compiere è quello di confrontarti con un professionista esperto in materia. Ma a chi rivolgersi? È sufficiente parlare con il tuo dentista di fiducia oppure è meglio consultare direttamente uno specialista in implantologia?
Va detto che, pur essendo tutti gli implantologi dei dentisti, non è sempre vero il contrario, nel senso che non tutti i dentisti sono implantologi. Un dentista generico potrebbe, infatti, non possedere le competenze necessarie per occuparsi a 360° di un trattamento complesso come quello implantare. Affidarsi a un implantologo permetterà, quindi, di ricevere un consulto specialistico, mirato e personalizzato che ti aiuterà ad affrontare l'intero percorso con maggiore serenità.
Chi è l'implantologo?
L’implantologo è un dentista che ha conseguito una specifica formazione nell'ambito della chirurgia implantare, con competenze avanzate nel posizionamento degli impianti dentali. Questo tipo di trattamento non rientra automaticamente nel percorso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria erogato da diverse università italiane. Di conseguenza, per specializzarsi in implantologia è necessario frequentare corsi post-laurea, master o percorsi di specializzazione.
Cosa fa l'implantologo?
Una volta completato il percorso formativo specialistico, molti implantologi scelgono di dedicarsi esclusivamente all’implantologia, rinunciando in parte o del tutto alle prestazioni di odontoiatria generale, come otturazioni o devitalizzazioni. C'è da dire, però, che diversi implantologi continuano a occuparsi anche di trattamenti più comuni nell'ambito dell'odontoiatria e, in alcuni casi, dell'ortodonzia.
L’implantologo è la figura che gestisce l’intero iter dell’intervento implantare, dalla prima visita alla fase post-operatoria. In primo luogo, l'implantologo deve valutare, tramite esami clinici, radiografie, TAC Cone Beam e scansioni digitali, l'idoneità del paziente al trattamento. Spetta sempre all'implantologo, qualora le condizioni cliniche lo richiedano, pianificare procedure preparatorie, come innesti ossei o rialzi del seno mascellare.
Una volta stabilito il piano terapeutico, sarà lo stesso implantologo a eseguire l’inserimento degli impianti dentali, il posizionamento dei monconi e delle protesi definitive. L'implantologo seguirà la fase di guarigione attraverso regolari visite di controllo, così da assicurarsi che l’integrazione dell’impianto proceda correttamente e che il paziente osservi le indicazioni fornite dallo specialista soprattutto (ma non solo) in materia di igiene orale quotidiana.
Come si diventa implantologo dentale?
Per intraprendere la carriera di implantologo è prima necessario conseguire la laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria e ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione. In alternativa, è ritenuta valida anche la laurea in Medicina e Chirurgia, a patto che il medico ottenga poi l'iscrizione presso l'Albo degli Odontoiatri. Successivamente, è consigliabile cominciare a maturare esperienza pratica come dentista generale, occupandosi di tutti gli aspetti dell’odontoiatria (conservativa, endodonzia, igiene orale).
Dopo alcuni anni di attività, chi desidera specializzarsi in implantologia può iscriversi a corsi post‐laurea riconosciuti (master universitari, corsi biennali o scuole di alta formazione), durante i quali è possibile apprendere le tecniche chirurgiche avanzate, l’utilizzo di tecnologie digitali (TAC Cone Beam, pianificazione computer‐guidata) e la gestione delle complicanze.
Un buon implantologo, inoltre, è tenuto ad aggiornare costantemente le proprie competenze partecipando a congressi, corsi e workshop pratici, anche a livello internazionale.
Come scegliere un implantologo?
I criteri principali su cui basare la scelta dell'implantologo sono competenze, esperienza e professionalità. Innanzitutto, ti consigliamo di verificare che il professionista sia iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e che abbia seguito percorsi formativi specifici in implantologia.
La formazione teorica è ovviamente importante ma non basta. È necessario accumulare esperienza sul campo. In tal senso, un buon implantologo deve essere in grado di mostrare i casi clinici gestiti con successo oppure le testimonianze dei pazienti che si sono sottoposti al trattamento. È importante dare un'occhiata anche allo studio dentistico, assicurandosi che la struttura disponga di strumentazioni all’avanguardia e che sia garantito il rispetto di rigorosi protocolli di sterilizzazione.
Infine, è necessario che lo specialista sia trasparente anche rispetto ai costi dell'implantologia. Dunque, è consigliabile orientarsi su implantologi che propongono piani di trattamento chiari e preventivi dettagliati, eventualmente dando la possibilità al paziente di scegliere tra diverse soluzioni anche in termini di materiali sia dell'impianto che della protesi.
Quanto guadagna un dentista implantologo?
Il reddito di un dentista implantologo in Italia può variare notevolmente in base all’esperienza, alla reputazione e all’area geografica in cui opera. In media, dopo alcuni anni di attività, un implantologo può arrivare a guadagnare intorno ai 40.000–60.000 € annui. Con l’aumentare dell’esperienza, della specializzazione e del numero di interventi eseguiti, il guadagno può superare anche i 100.000 € annui.
Chiaramente, il guadagno può essere condizionato anche dal tipo di struttura in cui il professionista opera. Ci sono implantologi che hanno un proprio studio e professionisti che, invece, collaborano con diversi centri dentali. Inoltre, è importante sfruttare le opportunità che il web offre in termini di miglioramento della visibilità e reputazione.
In tal senso, potrebbe essere interessante prendere in considerazione la possibilità di entrare a far parte di network che ospitano i migliori implantologi, come Implantologiamedica.it. Il portale può essere utilizzato anche dai pazienti interessati a prenotare una visita implantologica presso i centri di implantologia accreditati con Eccellenza Medica.