Quanto dura il periodo di convalescenza dopo un impianto dentale? Cosa fare e cosa no per non compromettere la guarigione? Nonostante le altissime percentuali di riuscita, l'intervento di implantologia dentale presenta, come qualsiasi altra procedura chirurgica, dei rischi. Se da un lato è richiesta all'implantologo un'ottima preparazione in materia, anche il paziente, soprattutto nella fase post-operatoria, deve impegnarsi e seguire alla lettera le indicazioni dello specialista. Andiamo, dunque, a vedere nel dettaglio quali sono i comportamenti da mettere in atto a partire già dalle ore successive all'intervento.
Durata della convalescenza post impianto dentale
Stabilire a priori la durata del periodo di convalescenza dopo un intervento di implantologia dentale non è semplice, in quanto ogni caso clinico potrebbe differire da un altro. In linea generale, se ci riferiamo alle tempistiche necessarie per il completamento della procedura a seguito dell'intervento, bisogna considerare circa 8 mesi. I primi 4-6 mesi sono dedicati esclusivamente alla guarigione e all'integrazione dell'impianto con l'osso. Le ultime settimane servono, invece, per la realizzazione e il posizionamento della protesi definitiva.
I tempi di recupero potrebbero, però, dilungarsi se, ad esempio, l'operazione implantare viene preceduta da innesti ossei o se è necessario estrarre e impiantare un numero maggiore di denti. Conviene, pertanto, confrontarsi sempre con il proprio dentista, il quale potrà fornire indicazioni senz'altro più attendibili sui tempi della convalescenza post impianto.
Come gestire le prime 24 ore dopo l'intervento?
Le prime 24 ore successive all'inserimento dell'impianto sono delicate e fondamentali, poiché in questa fase il rischio di contrarre un'infezione è più elevato. È fondamentale, dunque, seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal chirurgo orale in materia di:
- Igiene orale;
- Alimentazione;
- Farmaci.
Per quanto concerne il primo punto, si consiglia di non passare la lingua, non tastare con le dita e non masticare nella zona interessata dall'intervento. È possibile applicare impacchi freddi o ghiaccio esternamente sulla guancia per ridurre il gonfiore. Al netto della sensibilità post-operatoria, è necessario mantenere una buona igiene orale. Si consiglia di non utilizzare collutori aggressivi bensì fare dei risciacqui delicati con acqua tiepida salata.
Occhio alla presenza di febbre. Se dovesse manifestarsi in forma lieve non c'è molto da preoccuparsi. Se, però, la temperatura corporea dovesse superare i 38 °C allora conviene contattare immediatamente il proprio dentista perché potrebbe essere stata contratta un'infezione.
Sul fronte dell'alimentazione, il dentista indicherà al paziente quando togliere le garze posizionate sulla ferita (in genere 1-2 ore dopo l'intervento). Sono consentiti esclusivamente cibi morbidi e freddi come:
- Frullati;
- Yogurt;
- Zuppe fredde;
- Gelati.
Sono assolutamente da evitare:
- Bevande calde, acide o gassate;
- Cibi duri o gommosi.
Si consiglia, inoltre, di non utilizzare cannucce in quanto il risucchio potrebbe causare sanguinamenti. Infine, è importante masticare lontano dal sito dell'impianto, privilegiando l'altro lato della bocca.
Per la gestione dei dolori e fastidi post operatori, sarà il dentista ad indicare i farmaci antidolorifici e antinfiammatori da assumere. Già prima dell'intervento ma, per sicurezza, anche dopo l'operazione, è consigliabile confrontarsi con lo specialista anche rispetto ad eventuali farmaci regolarmente assunti, per scongiurare il rischio che gli stessi possano interferire con la guarigione.
Poiché l'effetto dell'anestesia potrebbe protrarsi anche nelle ore successive all'intervento, si consiglia di non guidare dopo l'operazione. Dunque, è importante presentarsi presso lo studio dentistico in compagnia di familiari o amici che possano accompagnare il paziente a casa al termine dell'intervento.
Nella maggior parte dei casi, già a partire dal giorno successivo all'intervento il paziente potrebbe essere in grado di tornare alle normali attività quotidiane, tra le quali il lavoro.
È, infine, necessario stare alla larga dal fumo non solo nelle prime 24 ore successive all'intervento ma almeno per la prima settimana e, se possibile, durante l'intera fase di guarigione. Il fumo potrebbe, infatti, compromettere il buon esito dell'intervento e causare il fallimento dell'impianto.
48-72 ore dopo l'intervento: come comportarsi?
Nei due o tre giorni successivi all’intervento, comincia una nuova fase del processo di guarigione. È del tutto fisiologico sperimentare ancora sintomi come gonfiore, dolore e leggero sanguinamento. In assenza di dolore, è possibile introdurre alimenti leggermente più solidi. In caso contrario, meglio proseguire con l'assunzione di cibi morbidi e facilmente masticabili.
Il paziente dovrà continuare a lavare i denti con delicatezza e mantenere la bocca pulita per prevenire infezioni. È possibile alternare impacchi freddi a impacchi caldi, così da alleviare il gonfiore e stimolare la circolazione nell'area sottoposta all'intervento.
Anche se si ha la sensazione di un lieve miglioramento dei sintomi, rimane fondamentale assumere regolarmente i farmaci e seguire alla lettera le prescrizioni terapeutiche indicate dallo specialista.
4-8 mesi dopo l'impianto dentale: cosa avviene?
Dopo aver superato i primi giorni post-operatori, si entra in una fase potenzialmente molto lunga che è quella della guarigione. Nel corso di questo periodo, le condizioni dell'impianto andranno monitorate attraverso regolari visite di controllo. Nel momento in cui si ha la certezza dell'avvenuta integrazione dell'impianto dentale con l'osso mascellare è possibile procedere con l'inserimento della corona definitiva.
Fine della convalescenza
Al termine della convalescenza, il paziente sarà in grado di sorridere e masticare in modo assolutamente naturale. È necessario comprendere sin da subito che, in realtà, non ci sono grosse differenze, dal punto di vista della gestione quotidiana, tra impianti dentali e denti naturali. Questo significa che bisognerà lavare costantemente i denti, utilizzando con regolarità il filo interdentale.
Del resto, un impianto dentale, pur non essendo soggetto a carie, nel lungo periodo potrebbe comunque usurarsi. Dunque, è fondamentale prendersi cura al meglio del proprio impianto, così da non comprometterne la durata. Allo stesso modo, sottoporsi regolarmente a visite di controllo permette al dentista di monitorare la stabilità dell'impianto e di intervenire tempestivamente, qualora ve ne fosse bisogno.
Timeline convalescenza dopo impianto dentale
Periodo | Cosa accade | Cosa fare | Cosa non fare |
0-24 ore | Fase più delicata: rischio infezioni, dolore, sanguinamento. | Cibi freddi e morbidi (frullati, yogurt) Impacchi freddi Riposo | Fumo e alcol |
48–72 ore | Persistono gonfiore e dolore, inizia la fase di adattamento. | Alternanza impacchi freddi e caldi Igiene delicata Cibi morbidi | Masticare dal lato operato |
3–7 giorni | Sintomi in calo, possibile ripresa delle attività quotidiane. | Ritorno alle attività quotidiane Cura igiene orale Assunzione farmaci prescritti | Sottovalutare sintomi di infezione Fumare |
2–4 settimane | Guarigione in corso, l'impianto comincia a stabilizzarsi | Cura igiene orale Dieta equilibrata Contatti regolari con il dentista | Pressioni eccessive sulla zona dell'impianto Cibi duri o gommosi |
4–6 mesi | Osteointegrazione: impianto si fonde con l’osso. | Visite di controllo regolari Cura igiene orale Dieta equilibrata | Saltare i controlli Masticare con forza sulla zona operata |
6–8 mesi | Inserimento della protesi definitiva. | Collaborazione medico-paziente per adattamento protesi | Ignorare eventuali fastidi o disagi post-protesi |
Dopo 8 mesi | Normale vita quotidiana | Igiene quotidiana con filo interdentale e spazzolino Visite odontoiatriche regolari | Trascurare la pulizia Evitare i controlli periodici |