È normale avvertire dolore all'impianto dentale dopo una settimana? C'è da dire che un po' di dolore nei giorni successivi all'implantologia è fisiologico. Chiaramente, le prime avvisaglie di dolore potrebbero comparire già nelle ore che seguono l'intervento, nel momento in cui l'effetto dell'anestesia svanisce e la bocca non è più intorpidita.
Per comprendere le origini del dolore bisogna, in primis, sapere come si svolge un intervento di implantologia dentale. L'implantologo deve effettuare una incisione nelle gengive e praticare un foro nell'osso mascellare, per poi avvitare una piccola barra di titanio. Durante la procedura, però, il paziente difficilmente avvertirà fastidi, grazie all'utilizzo della sedazione e di un anestetico locale.
Di contro, è abbastanza comune provare un po' di dolore dopo l'intervento. In genere, il dolore si protrae al massimo per 5-7 giorni. In caso contrario, cioè se il dolore dovesse persistere anche dopo una settimana o la sua intensità dovesse aumentare, è consigliabile rivolgersi quanto prima al dentista che si è occupato dell'impianto.
Come curare il dolore all'impianto dentale dopo una settimana?
Se si tratta del normale dolore post impianto, ci sono alcuni semplici accorgimenti che consentono di gestirlo senza troppe difficoltà. In tal senso, gli implantologi solitamente consigliano di:
- Assumere antidoloridifici da banco;
- Mantenere una corretta igiene orale;
- Applicare impacchi di ghiaccio sulla zona interessata dall'intervento;
- Mangiare cibi morbidi e freddi per ridurre al minimo gli sforzi a carico dei muscoli della mascella.
Cause di dolore intenso da impianto dentale 7-14 giorni dopo l'intervento
Possono essere diverse le cause di un dolore post impianto dentale più o meno intenso, soprattutto se i fastidi non si placano nemmeno dopo che siano trascorsi 7-14 giorni dall'intervento. In particolare, il dolore potrebbe dipendere da:
- Infezione;
- Impianto allentato;
- Danni ai nervi;
- Malocclusione.
Per evitare di incutere inutili timori o allarmismi nei pazienti, è giusto precisare che tali sintomi si verificano molto raramente. Del resto, è ormai risaputo che l'implantologia dentale si caratterizza per altissime percentuali di successo, superiori al 95%, grazie anche ad un'ottima pianificazione degli interventi, oggi agevolata da procedure innovative come la TAC Cone Beam 3D o la tecnica computer guidata. È importante, però, tenere conto delle complicazioni che possono verificarsi.
Infezione
Un impianto dentale può causare dolore per via di un'infezione gengivale. Questa condizione, anche nota come perimplantite, è causata dalla presenza di batteri. Raramente l'infezione può verificarsi durante l'intervento chirurgico; il più delle volte, però, la perimplantite è causata da una scarsa igiene dentale cioè da un inadeguato spazzolamento e dal mancato o errato utilizzo del filo interdentale. Oltre al dolore, il paziente potrebbe sperimentare anche gonfiore, infiammazione o sanguinamento attorno al sito in cui è stato inserito l'impianto.
In caso di sospetta infezione, conviene concordare quanto prima una visita dal dentista. Ignorare i sintomi non è mai una buona mossa. C'è il rischio che l'osso attorno all'impianto possa indebolirsi, causando il fallimento dell'impianto. Se l'infezione viene individuata in tempo, ci sono buone possibilità di riuscire a salvare l'impianto praticando una buona igiene orale e sottoponendosi ad un ciclo di antibiotici. Qualora tale trattamento non si rivelasse risolutivo, sarebbe necessario rimuovere l'impianto, curare l'area attorno allo stesso ed eventualmente inserirlo in un secondo momento.
Impianto allentato
In alcuni casi, il paziente potrebbe notare una spiacevole sensazione di impianto allentato. Quasi sempre, la causa è legata ad una perdita di osso attorno all'impianto.
Un impianto allentato difficilmente si fonderà con l'osso. Di conseguenza, in circostanze del genere, sono molto più elevati i rischi di fallimento dell'implantologia. L'impianto potrebbe allentarsi a causa di cattive abitudini come il fumo. Se, però, tale condizione si verifica a breve distanza di tempo dall'intervento è probabile che l'impianto non sia stato posizionato correttamente dall'implantologo o che la qualità dell'osso non era tale da poter sostenere l'impianto. Purtroppo, non c'è molto da fare quando un impianto dentale appare allentato. Nella maggior parte dei casi, non resta altro da fare che rimuovere l'impianto.
Danni ai nervi
È piuttosto raro che il dolore acuto ad una settimana dall'intervento possa dipendere da danni ai nervi. Non si può, però, escludere del tutto che, nel corso dell'intervento, il dentista abbia intaccato il nervo situato nella mascella inferiore. In genere, il paziente tende ad avvertire sintomi come formicolio o intorpidimento della parte inferiore del mento, delle labbra o di un lato della lingua. Se il nervo guarisce tali sintomi tendono a scomparire. Se, però, il dolore non va via, spesso l'implantologo è costretto a rimuovere l'impianto.
Malocclusione
ll dolore localizzato attorno a un impianto dentale, a distanza di una settimana dall’intervento, può dipendere da un’errata distribuzione delle forze masticatorie, nota come malocclusione. In questi casi, l’impianto potrebbe non essere perfettamente allineato nella mascella, con possibili ripercussioni e fastidi soprattutto durante la masticazione o subito dopo.
Per risolvere il problema, nella maggior parte dei casi è sufficiente sostituire la corona dentale con una nuova, in grado di adattarsi meglio al morso del paziente. Questa semplice correzione consente generalmente di eliminare il dolore e migliorare la funzionalità dell’impianto.