In seguito alla perdita di uno o più denti o ad un'estrazione, spesso ai pazienti viene consigliato un intervento di implantologia dentale. Si tratta di una soluzione sicura, ampiamente utilizzata e supportata da dati confortanti: diversi studi dimostrano, infatti, che la percentuale di successo di un impianto dentale in titanio è superiore al 95%.
Chiaramente, come per ogni procedura chirurgica, esiste una possibilità, seppur minima, che possano verificarsi delle complicazioni. Conoscere i potenziali effetti collaterali degli impianti in titanio può aiutare ad affrontare l’intervento con maggiore serenità.
Come funziona un impianto in titanio?
L’impianto dentale consiste in una piccola vite in titanio che viene inserita nell’osso mascellare e che funge da radice artificiale sulla quale poi poggerà la corona dentale definitiva. Diverse sono le caratteristiche che rendono il titanio la scelta numero uno per gli interventi di implantologia dentale. Parliamo, infatti, di un materiale leggero, resistente alla corrosione e in grado di formare un legame forte con l'osso attraverso il processo di osteointegrazione.
Un intervento di implantologia va, comunque, pianificato attentamente. Prima dell’intervento, il dentista dovrà eseguire esami specifici (radiografia panoramica, TAC Cone Beam 3D) per valutare l'idoneità del paziente alla procedura. Nello specifico, è fondamentale:
- Godere di una buona salute generale e orale;
- Disporre di una quantità sufficiente di osso;
- Avere gengive sane;
- Non presentare segni di parodontite.
Per giunta, è utile sapere che alcune condizioni croniche, come il diabete, la leucemia, l'alcol o il fumo, potrebbero rallentare la guarigione e aumentare il rischio di complicazioni.
Effetti collaterali a breve e lungo termine degli impianti in titanio
Il titanio è utilizzato con successo nel campo dell'implantologia sin dagli anni '60 del Novecento. Come per qualsiasi procedura medica, esistono alcuni potenziali effetti collaterali, per quanto rari, che è utile conoscere.
Nel breve termine, è possibile riscontrare lievi reazioni locali come gonfiore, arrossamento, fastidio nella zona dell’impianto o, in casi più specifici, manifestazioni allergiche come orticaria, eczema o prurito. Questi sintomi potrebbero essere il segno di una elevata sensibilità al titanio, condizione che colpisce una percentuale molto ridotta della popolazione.
Sul lungo periodo, invece, sono stati segnalati – sebbene con una frequenza estremamente bassa – casi di infiammazione cronica, perdita ossea attorno all’impianto o reazioni sistemiche come:
- Senso di oppressione toracica;
- Tosse persistente;
- Irritazioni cutanee;
- Irritazioni oculari.
Alcuni studi avrebbero, inoltre, ipotizzato una potenziale correlazione tra esposizione prolungata al titanio e alterazioni della funzionalità polmonare o rischio oncologico. Si tratta, però, di scenari molto rari, spesso legati a contesti industriali e non all'uso in ambito odontoiatrico.
Va sottolineato che la stragrande maggioranza dei pazienti con impianti in titanio non presenta alcun problema e beneficia di risultati eccellenti anche a distanza di decenni. In caso di allergie note ai metalli, è sempre consigliabile discuterne con il dentista, il quale potrà consigliare test allergologici specifici o valutare materiali alternativi, come la zirconia. Essere ben informati, affidarsi a specialisti esperti e seguire con attenzione le indicazioni post-operatorie è il modo migliore per ridurre al minimo qualsiasi rischio.
Rischi e possibili complicazioni
Ecco alcuni dei rari rischi che potrebbero verificarsi dopo l'inserimento di un impianto dentale:
- Perimplantite;
- Lesioni a nervi, vasi o denti adiacenti;
- Problemi ai seni paranasali;
- Disagi post-operatori;
- Frattura dell'impianto.
Perimplantite
Dopo l’intervento, potrebbe svilupparsi un’infiammazione o infezione intorno all’impianto, nota come perimplantite. I sintomi più frequenti sono gengive arrossate, dolenti o sanguinanti. I pazienti fumatori, diabetici o con pregresse malattie gengivali sono considerati maggiormente a rischio.
Lesioni a nervi, vasi o denti adiacenti
In alcuni casi può verificarsi dolore, intorpidimento o formicolio in labbra, gengive o mento, dovuto a un possibile danno ai nervi durante l’intervento. Si tratta di una complicanza rara, ma che va monitorata attentamente.
Problemi ai seni paranasali
Il posizionamento dell'impianto nella mascella superiore potrebbe interferire con le cavità sinusali. Se l’impianto sporge nei seni, il paziente potrebbe sperimentare sintomi come mal di testa o dolore nella zona degli zigomi.
Disagi post-operatori
Dopo l’intervento è normale avvertire un leggero fastidio, gonfiore, piccoli lividi o lieve sanguinamento. Se però il dolore o il gonfiore peggiorano anche a distanza di 7-15 giorni dall'intervento, è consigliabile contattare il proprio dentista.
Frattura dell'impianto in titanio
Sebbene la vite in titanio sia estremamente resistente, in alcuni casi gli impianti possono rompersi a causa di difetti di fabbricazione o di condizioni come il bruxismo (digrignamento dei denti). In circostanze del genere potrebbe essere necessario rimuovere l'impianto per poi eventualmente sostituirlo. Di conseguenza, i pazienti che tendono a digrignare dovrebbero confrontarsi con il dentista già a partire dalla prima visita implantologica. Lo specialista potrebbe, infatti, suggerire l'impiego di dispositivi come il bite notturno, i quali proteggono sia l'impianto che i denti dai rischi del bruxismo.
Impianti in titanio: come prevenire le complicazioni?
Affidarsi a un professionista esperto nel campo dell'implantologia è il primo passo per minimizzare i rischi e ottenere il miglior risultato possibile. Gli implantologi, infatti, conoscono perfettamente le strutture anatomiche del cavo orale e, grazie ai progressi dell'implantologia, sono in grado di adottare tecniche chirurgiche avanzate che riducono enormemente le complicazioni post operatorie.
Anche la collaborazione del paziente è importante. In tal senso, nei giorni successivi all'intervento e durante l'intero periodo di guarigione, una buona alimentazione e una corretta igiene orale sono fondamentali: spazzolino, filo interdentale e visite regolari dal dentista sono le armi migliori per mantenere in buona salute sia gli impianti che i denti naturali.
Considerazioni finali
Gli impianti dentali in titanio rappresentano oggi una delle soluzioni più affidabili e durature per sostituire uno o più denti mancanti. Sebbene esistano possibili effetti collaterali, questi sono rari e nella maggior parte dei casi facilmente gestibili. Informarsi, scegliere uno specialista esperto in implantologia dentale e osservare scrupolosamente le indicazioni post-operatorie consentirà di affrontare l’intervento con tranquillità e di ottenere risultati apprezzabili e duraturi sia sotto il profilo estetico che funzionale.