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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Impianti dentali in ceramica: cosa sono, pro e contro, durata, costi


Cos'è un impianto dentale in ceramica?


L’impianto dentale in ceramica è una radice artificiale, a forma di piccola vite, realizzata in materiale ceramico biocompatibile, privo di metalli e altamente estetico. Viene inserito nell’osso mascellare o mandibolare per sostituire uno o più denti mancanti, fungendo da base stabile per la corona protesica.


Rispetto ai tradizionali impianti in titanio, gli impianti in ceramica offrono una migliore integrazione con i tessuti molli, riducono l’accumulo di placca e si distinguono per il loro colore bianco naturale, che li rende particolarmente indicati per i settori anteriori del sorriso. Inoltre, grazie alla loro inerzia chimica, non rilasciano ioni metallici nel cavo orale e garantiscono un’eccellente compatibilità biologica con gengive e osso.


impianti dentali in ceramica


Chi può fare un impianto dentale in ceramica?


Gli impianti dentali in ceramica sono indicati per la maggior parte dei pazienti che necessitano di sostituire uno o più denti mancanti e che desiderano una soluzione estetica, duratura e metal-free. In particolare, sono consigliati per:


  • Pazienti con allergie o intolleranze ai metalli;
  • Persone con gengive sensibili o predisposizione alla parodontite;
  • Persone che desiderano un risultato altamente estetico e naturale.


La ceramica, infatti, è un materiale inerte, resistente, ben tollerato dall’organismo e che favorisce una perfetta osteointegrazione, cioè l’integrazione stabile dell’impianto all’interno dell’osso, a patto che le gengive e il tessuto osseo siano sani. Infatti, in caso di infezioni o infiammazioni in corso, l'integrazione potrebbe non avvenire.


Quali sono i pro e i contro degli impianti dentali in ceramica?


Come ogni soluzione protesica, anche gli impianti dentali in ceramica presentano vantaggi e svantaggi che il paziente deve conoscere prima di procedere con il trattamento.  Cominciamo dai vantaggi. Quelli maggiormente degni di nota sono:


  • Alta compatibilità con i tessuti orali;
  • Assenza di rischi di reazioni allergiche, in quanto parliamo di una soluzione metal-free;
  • Ridotta adesione batterica, in quanto la superficie liscia della ceramica limita la formazione di placca e biofilm, abbassando il rischio di gengivite;
  • Ottimo adattamento gengivale, in quanto la gengiva aderisce bene al materiale, creando una barriera naturale contro l’ingresso di batteri;
  • Eccellente estetica, in quanto il colore bianco della zirconia imita perfettamente il dente naturale e non crea aloni grigiastri in caso di recessione gengivale;
  • Stabilità dimensionale, poiché la ceramica è rigida e non si deforma sotto carico masticatorio, preservando nel tempo l’altezza ossea nel tempo.


Ecco, invece, alcuni dei limiti degli impianti in ceramica:


  • Maggiori rischi di frattura in caso di traumi o carichi eccessivi;
  • Costi più elevati rispetto ad altri materiali;
  • Gestione chirurgica più impegnativa;
  • Rischio di surriscaldamento osseo;
  • Necessità di un sito osseo sano.


Vantaggi degli impianti in ceramicaSvantaggi degli impianti in ceramica
Alta biocompatibilità, nessun metalloCosto superiore rispetto al titanio
Minore accumulo di placca e batteriRischio (basso) di frattura in caso di trauma
Estetica eccellente, colore naturaleMaggiore complessità chirurgica
Ottima adesione gengivale e osseaNon indicati in presenza di infiammazioni
Stabilità dimensionale, non si deformaDissipa meno calore: rischio surriscaldamento osseo


Qual è la procedura per l'inserimento di un impianto in ceramica?


L’inserimento di un impianto dentale in ceramica è una procedura chirurgica mininvasiva che, solitamente, richiede 30–60 minuti per ogni impianto. Dopo un’attenta valutazione clinica e radiologica, l’implantologo prepara l’osso mascellare o mandibolare per accogliere la vite implantare in zirconia, verificando con precisione l’asse, la profondità e la coppia d’inserimento.


In alcuni casi, l’impianto può essere inserito immediatamente dopo l’estrazione del dente, in altri si attende la completa guarigione del sito post-estrattivo. Quando necessario, la procedura può essere associata a un innesto osseo per migliorare la stabilità e la durata del risultato.


Durante la fase di guarigione, che dura circa 3 mesi, l’impianto non deve essere sottoposto a carichi masticatori intensi, poiché il legame osso–ceramica (osteointegrazione) è ancora in formazione. Nei settori anteriori, per ragioni estetiche, è possibile applicare una corona provvisoria in composito in attesa dell'integrazione.


Una volta completata la guarigione, viene cementata la corona in ceramica, perfettamente adattata al colore e alla forma dei denti naturali.


Negli ultimi anni, gli impianti dentali in ceramica “two-piece”, cioè composti da due elementi distinti – una vite implantare inserita nell’osso e un abutment (moncone) che serve da supporto per la corona – hanno mostrato risultati sempre più promettenti. Questa configurazione consente una maggiore flessibilità protesica e una gestione più precisa dell’estetica gengivale, simile a quella degli impianti in titanio tradizionali.


Uno studio clinico prospettico del 2023 ha valutato il comportamento di 65 impianti in ceramica a due componenti inseriti in 50 pazienti e seguiti per almeno 12 mesi. I risultati sono stati molto incoraggianti:


  • Tasso di sopravvivenza del 98,5%, paragonabile a quello degli impianti in titanio;
  • Perdita ossea marginale minima, inferiore a 0,3 mm in media dopo un anno;
  • Alto grado di soddisfazione dei pazienti, sia dal punto di vista estetico che funzionale.


L’unica differenza statisticamente significativa è stata osservata tra gli impianti inseriti immediatamente dopo l’estrazione e quelli posizionati in un secondo tempo, a conferma che la tempistica può influenzare lievemente la guarigione ossea. Si tratta di risultati in linea con le rilevazioni effettuate da EccellenzaMedica.it, sito di prenotazioni mediche online di cui fa parte Implantologiamedica.it, presso i centri di implantologia accreditati in Italia.


Quanto dura un impianto dentale in ceramica?


Gli impianti in ceramica hanno una durata paragonabile a quella degli impianti in titanio (più di 10 anni), a condizione che vengano rispettate le corrette norme di igiene orale e i controlli periodici. Chiaramente, come per ogni tipo di impianto, la longevità dipende da diversi fattori, tra cui:


  • Igiene orale quotidiana e assenza di parodontite;
  • Esperienza del professionista che inserisce l'impianto;
  • Corretta distribuzione dei carichi masticatori;
  • Salute generale del paziente (assenza di patologie come il diabete e di cattive abitudini come il fumo).


Quanto costa un impianto dentale in ceramica?


In Italia, il prezzo medio di un impianto dentale in ceramica può variare in media dai 1.500 ai 3.000 euro per dente.


esempio di inserimento di un impianto dentale in ceramica


Quali sono le alternative agli impianti dentali in ceramica?


Sebbene l’implantologia rappresenti oggi una delle soluzioni più avanzate e biocompatibili per la sostituzione dei denti mancanti, in alcuni casi possono essere valutate opzioni alternative, come ad esempio:


  • Ponte in ceramica, soluzione che consente di collegare due denti sani per coprire lo spazio lasciato dal dente mancante. Offre un buon risultato estetico ma richiede la limatura dei denti adiacenti;
  • Allineatori o apparecchi ortodontici che, in determinate circostanze, possono chiudere piccoli spazi tra i denti senza ricorrere a impianti o protesi. Il trattamento è, però, più lungo e non sempre indicato per tutti i pazienti;
  • Protesi mobile (dentiera): soluzione più economica ma spesso meno confortevole. Può provocare pressioni sulle mucose, difficoltà nella masticazione e problemi estetici legati ai ganci visibili.


L'ultima soluzione, probabilmente quella meno consigliata, è quella che prevede di fatto di lasciare lo spazio vuoto e non effettuare alcun intervento. Si tratta di una opzione che potrebbe, però, causare lo spostamento dei denti vicini e riassorbimento dell’osso nella zona edentula, rendendo più complicati eventuali interventi futuri.


Domande frequenti sugli impianti dentali in ceramica


Ci sono rischi maggiori di frattura o rottura con un impianto in ceramica?


No, non ci sono rischi maggiori di frattura rispetto agli impianti in titanio, a condizione che l’intervento venga eseguito da un professionista esperto.


In cosa differiscono gli impianti in ceramica da quelli in titanio?


Entrambi i materiali offrono ottimi risultati clinici, ma presentano alcune differenze in termini di composizione, estetica e risposta biologica.


Impianti in titanioImpianti in ceramica
Materiale metallico, estremamente resistente e la cui efficacia è comprovata da decenni di utilizzo.Materiale non metallico, bianco e biocompatibile, ideale per risultati estetici naturali.
Può, in rari casi, provocare reazioni nei soggetti sensibili ai metalli.Totalmente privo di metallo, riduce il rischio di allergie o intolleranze.
Ottima integrazione ossea e durata nel tempo.Integrazione ossea e stabilità paragonabili al titanio ma vantaggi estetici superiori.


Sono adatti per sostituire molari o solo denti anteriori?


Gli impianti dentali in ceramica possono essere utilizzati anche nella zona dei molari, purché siano correttamente progettati.


Fonti e bibliografia


  • da Silva, Alexandre Marques Paes et al. “Clinical and radiographic outcomes of a two-piece ceramic implant: one year results from a prospective clinical trial.” Clinical oral investigations vol. 28,7 380. 18 Jun. 2024, doi:10.1007/s00784-024-05783-3;
  • Alpine-biodental.ch.

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