Se ti stai chiedendo quanto tempo ci vuole per completare l'intero iter legato a un impianto dentale, sappi che la risposta può variare sensibilmente da paziente a paziente. La tempistica dell’implantologia dentale dipende, infatti, da diversi fattori:
- Stato di salute dell’osso mascellare;
- Necessità di estrazioni dentarie;
- Eventuale presenza di infezioni;
- Caratteristiche del trattamento pianificato.
In generale, i tempi per un impianto dentale si articolano in più fasi e possono andare da un minimo di 5 mesi fino a oltre un anno (nei casi più complessi). Il motivo principale di questa durata è legato ai tempi biologici di guarigione: l’organismo ha bisogno di tempo per integrare correttamente l’impianto e garantire la stabilità necessaria alla protesi definitiva.
Anche se ogni paziente rappresenta un caso a sé, è utile conoscere a grandi linee le fasi che compongono il trattamento implantare e la relativa tempistica dell’impianto dentale. In questo articolo descriveremo i passaggi principali del percorso implantologico e le tempistiche che caratterizza ogni fase.
Come funziona la procedura di impianto dentale?
Per avere una panoramica più chiara rispetto alle tempistiche è bene descrivere nel dettaglio i vari step che riguardano un intervento di implantologia dentale.
Prima visita e piano di trattamento
Si comincia sempre con una visita implantologica che comprende:
- Analisi della storia clinica e delle condizioni generali del paziente;
- Radiografie panoramiche e, se necessario, una TAC 3D;
- Acquisizione delle impronte dentarie.
Se, ad esempio, viene riscontrata una malattia gengivale, bisognerà trattare tale condizione prima di iniziare l’implantologia. In questa fase l'implantologo valuta anche la necessità di estrazioni o innesti ossei per poi definire la tempistica dell’impianto dentale.
Estrazione del dente (se necessaria)
Se il dente naturale è ancora presente ma è danneggiato, sarà necessario estrarlo prima di procedere con l’impianto. L'estrazione può essere semplice o complessa. Ad esempio, in presenza di un dente rotto o cariato è possibile procedere con un intervento di chirurgia orale. Un dente incluso necessita, invece, di un’estrazione chirurgica maggiormente invasiva.
La complessità dell’estrazione può condizionare sia i costi che i tempi dell’impianto dentale. In alcuni casi, dopo l’estrazione, è necessario attendere un periodo di guarigione prima di inserire l’impianto. In altri, potrebbe essere presa in considerazione la possibilità di effettuare estrazione e impianto nella stessa seduta.
Innesto osseo (in caso di insufficienza ossea)
Quando l’osso mascellare non è abbastanza spesso o forte da sostenere l’impianto, si ricorre all’innesto osseo. La procedura può essere effettuata tramite osso sintetico, osso di origine animale oppure osso prelevato da un’altra zona del corpo.
L’innesto osseo serve a rigenerare l’osso così da dare all'impianto la dovuta stabilità. Il punto, però, è che una procedura del genere inevitabilmente finisce per allungare sensibilmente i tempi dell’implantologia: la guarigione completa può, infatti, richiedere dai 4 ai 12 mesi, nel corso dei quali il paziente dovrà sottoporsi a regolari controlli.
Chirurgia implantare: le fasi dell'intervento
Una volta completata la fase di pianificazione e le eventuali operazioni preparatorie (come estrazioni o innesti ossei), si può procedere con l’intervento chirurgico per il posizionamento dell’impianto dentale vero e proprio. Si tratta di una procedura che si svolge in più fasi, con tempi variabili in base alla condizione del paziente e alla complessità del caso.
Sedazione e apertura del sito implantare
Prima dell'intervento, il paziente riceve un'adeguata sedazione (anestesia locale, sedazione cosciente per via endovenosa o, nei casi più complessi, sedazione profonda o anestesia generale). Una volta che l'area è stata anestetizzata, il dentista esegue un'incisione nella gengiva per accedere all’osso mascellare sottostante.
Inserimento dell’impianto
Viene quindi praticato un piccolo foro nell’osso per inserire il perno in titanio che fungerà da radice artificiale del dente. Il titanio è un materiale biocompatibile, robusto e ben tollerato dall’organismo. L’intervento dura in genere circa 1-2 ore. Alla fine della procedura, la gengiva viene suturata e si applicano punti di sutura riassorbibili o da rimuovere dopo circa 7-14 giorni.
Guarigione iniziale e fase post-operatoria
Durante i giorni e le settimane successive all'intervento, è fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal dentista per favorire la corretta guarigione del sito chirurgico ed evitare infezioni o complicanze. In molti casi, al fine di evitare disagi estetici, è possibile applicare una protesi provvisoria che il paziente può utilizzare durante il periodo di guarigione (carico immediato).
Osteointegrazione
Una volta posizionato, l’impianto deve integrarsi con l’osso attraverso un processo chiamato osteointegrazione. Si tratta di una fase cruciale, durante la quale l’osso circostante cresce attorno all’impianto e lo stabilizza. Questo processo richiede tempo: in media 3-6 mesi per la mandibola e fino a 7 mesi per la mascella superiore. Fattori come il fumo, il diabete o una scarsa igiene orale possono compromettere l’osteointegrazione.
Posizionamento del moncone
Dopo il completamento dell’osteointegrazione, si procede al posizionamento del moncone (o abutment), l’elemento che collega il perno implantare alla futura corona. In alcuni casi, il moncone viene inserito insieme al perno; in altri, si applica in una fase successiva.
La gengiva avrà bisogno di circa due settimane per guarire completamente attorno al moncone. In questo periodo, viene talvolta applicata una corona provvisoria sia per ragioni estetiche che di funzionalità.
Applicazione della corona definitiva
A seguito della guarigione dei tessuti molli, si passa alla realizzazione e al posizionamento della corona dentale definitiva. Sarà necessario acquisire le impronte della bocca del paziente così da poter realizzare una protesi su misura, esteticamente e funzionalmente identica a un dente naturale. A seconda del caso, la corona può essere:
- Avvitata direttamente sul moncone;
- Cementata, cioè incollata in modo permanente.
Tempistica impianto dentale: tabella riepilogativa
Ecco una tabella riepilogativa che mostra, a seconda delle varie fasi della procedura implantologica, le possibile tempistiche.
Fase | Descrizione | Tempistica media |
Prima visita implantologica | Valutazione generale, esame obiettivo, anamnesi e discussione delle opzioni implantari | 30–60 minuti |
Esami diagnostici | Radiografie, TAC Cone Beam 3D, impronte e modelli per pianificare l’intervento. | 1–2 giorni (prenotazione e referti) |
Trattamenti pre-implantari | Eventuali estrazioni, innesti ossei o rialzi del seno mascellare. | Da 2 settimane a 6 mesi (in base al caso) |
Sedazione e anestesia | Scelta e somministrazione di sedazione/anestesia prima dell’intervento. | 10–30 minuti |
Chirurgia implantare | Incisione, foratura dell’osso, inserimento dell’impianto in titanio. | 1–2 ore |
Sutura e guarigione iniziale | Chiusura della gengiva con punti | 1–2 settimane |
Osteointegrazione | Fusione biologica dell’impianto con l’osso mascellare. | 3–6 mesi (mandibola) / 5–7 mesi (mascella) |
Posizionamento del moncone | Inserimento dell’abutment (moncone) e guarigione dei tessuti molli. | 1–2 settimane |
Impronta dentale | Rilevamento dell’impronta per realizzare la corona definitiva. | 30–60 minuti |
Corona provvisoria | Applicazione di una corona estetica temporanea in attesa della definitiva. | Entro 1 settimana |
Posizionamento della corona definitiva | Fissaggio della protesi (cementata o avvitata). | 4–6 settimane dopo l’impronta |
Controlli | Visite periodiche di controllo e igiene orale professionale. | Ogni 6–12 mesi |